Supplemento alla revisione del genere Dasytes Paykull, 1799 in Italia (Coleoptera, Cleroidea, Melyridae Dasytinae)
Accettato: 5 March 2020
All claims expressed in this article are solely those of the authors and do not necessarily represent those of their affiliated organizations, or those of the publisher, the editors and the reviewers. Any product that may be evaluated in this article or claim that may be made by its manufacturer is not guaranteed or endorsed by the publisher.
A distanza di circa 15 anni dalla revisione del genere Dasytes in Italia lo studio di ulteriori abbondanti materiali ha consentito di acquisire alcune nuove conoscenze che si reputa opportuno rendere pubbliche. Dasytes buphtalmus baudi a Selve, 1873: è confermata la presenza in Italia centrale e, nel nord-est d’Italia, il suo areale viene esteso fino a comprendere la provincia di Verona. Dasytes coerulescens Küster, 1852: non è un endemita corso-sardo perché presente anche, almeno, in Algeria. Dasytes gonocerus Mulsant and rey, 1868: ha una distribuzione geografica assai più ampia di quanto precedentemente ipotizzato, che spazia dalla Penisola Iberica al Caucaso. Dasytes metallicus Fabricius, 1792: è rappresentato da due sottospecie: D. metallicus metallicus Fabricius, 1792 in Tunisia (eccetto la zona di tunisi) e D. metallicus dilectus Normand,1948 in Sicilia e in tunisia nella zona di tunisi. Dasytes nigrocyaneus Mulsant and Rey, 1868: è confermata la sua presenza in Italia e sono forniti ulteriori dati sulla sua distribuzione italiana ed europea. Dasytes obscurus Gyllenhal, 1813: le popolazioni delle Prealpi calcaree del Veneto presentano alcune differenze morfologiche rispetto alla forma ampiamente diffusa nel resto della catena alpina. Dasytes pauperculus Laporte de Castelnau, 1840: specie fino ad ora considerata, non del tutto a ragione, assai rara, è stata rinvenuta in numerose località.
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:
- gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, licenziata sotto una Creative Commons Attribution NonCommercial 4.0 International License (CC BY-NC 4.0) che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poichè può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).